EGLE BUDVYTYTE

MOSTRA

19 settembre – 11 novembre 2017, AlbumArte, Roma

La mostra si impernia su scenari e contesti inusuali posti accanto a elementi quotidiani, dicotomie strutturali alle opere della giovane artista.  Eglė Budvytytė crea all’interno delle sue opere dei cortocircuiti tra realtà e finzione, aprendo questioni sul ruolo del soggetto rispetto a una riflessione sociale in senso più ampio. In mostra una selezione di opere video che riflettono sul tempo economico e sociale che scandisce gli spostamenti, i ritmi della vita quotidiana, andando a creare vuoti momentanei in cui l’immaginazione prende il sopravvento.

In uno scenario mondiale basato sempre di più sulla cyber intelligence, in cui i conflitti sia economici che sociali sembrano governati dal potere virtuale della rete, l’opera dell’artista si pone come naturale reazione di denuncia alla società contemporanea. Gruppi o realtà  individuali sfidano le convenzioni, condotti alcune volte da una voce fuori campo, come un deus ex machina, che racconta o li conduce a contrapporsi alle regole imposte.

I video in mostra Shaking Chikdren e As if You Are Catching a Bomb sono stati realizzati in collaborazione con Bart Groenendaal.

EGLE BUDVYTYTE

PERFORMANCE

sabato 14 ottobre 2017, MAXXI, Museo delle Arti del XXI Secolo, Roma

Nell’ambito della prima personale della giovane artista lituana in Italia, Egle Budvytyte, in occasione della giornata del contemporaneo viene presentata una performance dalla struttura mobile e dinamica che cambia e si arricchisce a seconda del contesto in cui viene sviluppata. Eglė Budvytytė riflette sulla pressione fisica e psicologica che gli uomini hanno subito durante gli anni del regime sovietico e, allo stesso tempo, capovolge le convenzioni che vogliono l’uomo forte e sicuro di sé. Nove performer, durante una silenziosa marcia guidata da una voce femminile fuori campo, percorrono alcune strade del quartiere Flaminio, intorno e all’interno del museo MAXXI. Compiendo gesti inusuali, espressi con estrema fermezza e compostezza, gli uomini danno l’idea di appartenere a un’unità militare in cui il controllo e la rigidità sono disposizioni fondamentali e, allo stesso tempo, trasmettendo l’idea di colpa, seduzione, e occultamento.